Ci vuole un villaggio per crescere un bambino. Ci vuole un bambino con autismo per elevare la coscienza del paese

Coach Elaine Hall

DISTURBI D'ANSIA

L’ansia è un’emozione di base legata alla sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere nell’immediato futuro, riguarda non solo gli adulti ma anche i bambini.L’ansia quindi è un’emozione esperita da tutti gli esseri umani ma può diventare un problema quando la percezione di minaccia condiziona la qualità della vita impedendo di fare nuove esperienze e di affrontare situazioni, non oggettivamente pericolose. Come accade per l’adulto, anche nel bambino l’ansia è associata a pensieri specifici (come ad esempio il timore che accadano “cose brutte” alle persone care), a reazioni fisiche (mal di testa, nausea, vomito, tensione muscolare..) e dà luogo a risposte comportamentali come l’ evitamento, disturbi del sonno e somatizzazioni.I disturbi d’ansia rappresentano la patologia psichiatrica più comune in età evolutiva (MeriKangas et al., 2010; Kessler, Avenevoli, Costello, 2012).Nei bambini e negli adolescenti l’ansia si manifesta principalmente con preoccupazioni relative agli impegni scolastici o alle prestazioni in generale, come gli impegni sportivi o gli impegni sociali. Nei bambini e negli adolescenti che manifestano una sintomatologia ansiosa può essere presente una tendenza al perfezionismo che genera uno stato di tensione e può causare o un impegno eccessivo o comportamenti di evitamento del compito. L’ansia, come già detto, è un’emozione comunemente sperimentata e non sempre ha una connotazione negativa in quanto funge da campanello d’allarme per avvisarci di fare attenzione in quanto c’è un pericolo imminente, per cui, se ci trovassimo in una situazione di pericolo reale, la risposta d’ansia potrebbe fare la differenza tra il salvarsi o meno. Quando l’ansia diventa patologica? la risposta ansiosa diventa disfunzionale quando c’è una sovrastima del pericolo e la sottostima della capacità di farvi fronte per cui vengono messi in atto una serie di comportamenti, come l’evitamento della situazione temuta o la ricerca di supporto e rassicurazioni che, seppur funzionali in un primo momento ad allontanarci dal pericolo temuto, innescano un circolo vizioso che si autoalimenta ogni volta che ci troviamo di fronte alla stessa situazione di pericolo. Per questi motivi l’ansia diventa disfunzionale in quanto compromette l’autonomia ed il funzionamento sociale, scolastico o di altre aree importanti.Il bambino ansioso, infatti, vive costantemente un vago sentimento d’oppressione, “un peso”, associato ad un atteggiamento di attesa di un avvenimento vissuto come spiacevole e imprevisto.