Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.

MARTIN LUTHER KING

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

I disturbi del comportamento in età evolutiva comprendono tre categorie principali:

  • Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)
  • Disturbo Oppositivo- Provocatorio (DOP)
  • Disturbo della Condotta (DC)

Le problematiche legate al comportamento tendono a manifestarsi per la prima volta durante l’infanzia e prevedono una svariata gamma di condotte definite “esternalizzanti” come l’impulsività, la difficoltà a mantenere l’attenzione, l’aggressività, l’oppositività alle regole sociali e all’autorità.

In età prescolare e scolare, gli accessi comportamentali possono verificarsi in modo temporaneo, quando ad esempio sono legati ad aspetti situazionali o alla particolare fase di sviluppo in cui si trova il bambino ma talvolta possono rappresentare dei veri e propri campanelli d’allarme per l’insorgenza di futuri disturbi del comportamento.

Un comportamento può essere considerato problematico se si ripete in modo frequente, persistente nel tempo e se è disadattivo cioè interferisce con l’adattamento sociale e con la crescita cognitiva ed emotiva del bambino.

Come intervenire

Per prima cosa è necessaria una valutazione delle effettive difficoltà del bambino che si articola nell’osservazione del comportamento, in una serie di colloqui  e nella compilazione di questionari da parte dei genitori e degli insegnanti, in seguito si procede con la somministrazione di test specifici. In seguito alla valutazione, viene pianificato l’ intervento a seconda della problematica e in base alle caratteristiche specifiche del bambino e del contesto in cui vive. Per trovare strategie di intervento efficaci, è necessaria un’attenta osservazione dei comportamenti del bambino al fine di comprenderne le cause ed i fattori scatenanti ed individuare gli interventi più adatti da attuare. L’obiettivo è quello di favorire l’adattamento del bambino nei suoi diversi contesti di vita (familiare, scolastico e sociale).Nella fase di intervento è necessario il coinvolgimento non solo del bambino ma anche degli adulti di riferimento (genitori e insegnanti) al fine di costruire alleanze e contratti comportamentali.