Il coraggio aspetta, la paura si mette in cerca.

José Bergamin

DISTURBO DI PANICO E AGORAFOBIA

Il panico è uno stato di paura intensa che raggiunge il suo picco nel giro di dieci minuti. Viene detto anche “attacco di panico” poiché è caratterizzato da una comparsa improvvisa, spesso inaspettata. L’attacco di panico è caratterizzato da sentimenti di apprensione, paura o terrore: l’individuo percepisce un senso di catastrofe imminente accompagnato da intense manifestazioni neurovegetative.

L’attacco di panico arriva come un fulmine a ciel sereno, improvvisamente: ciò è motivo di spavento per l’individuo.

Il 30% della popolazione ha avuto nell’arco della vita un episodio di attacco di panico. Tale disturbo interessa maggiormente le donne, sono infatti il doppio rispetto agli uomini a soffrirne

I sintomi fisici che si manifestano sono almeno quattro tra:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Dispnea
  • Sensazione di asfissia
  • Dolore al petto
  • Nausea
  • Sensazione di instabilità e sbandamento
  • Derealizzazione (la realtà esterna appare strana ed irreale) o Depersonalizzazione (avere la sensazione di essere staccati dal proprio corpo)
  • Sensazione di perdere il controllo, impazzire o morire
  • Parestesie (ad esempio, avvertire formicolii), brividi o vampate di calore

Ci sono due pensieri ricorrenti alla base dell’attacco di panico:

  • Paura di perdere il controllo o di “impazzire”
  • Paura di stare per morire.

 

Caratteristiche del Disturbo di panico:

  • presenza di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti: almeno un attacco seguito da un mese o più di preoccupazione persistente di avere altri attacchi e/o di preoccupazione relativa alle implicazioni o alle conseguenze dell’attacco e seguiti da una significativa alterazione comportamentale.
  • presenza o assenza di Agorafobia: il disturbo di panico può infatti presentarsi anche in assenza dei timori agorafobici.
  • gli attacchi di panico non devono essere causati dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza 
  • gli attacchi di panico non devono essere meglio giustificati da un altro disturbo mentale.

Dunque, un singolo attacco non è sufficiente per fare diagnosi di Disturbo di panico.

Il Disturbo di panico spesso è in comorbilità con la depressione, con la fobia sociale, il Disturbo d’ansia generalizzata, l’ipocondria e con alcuni disturbi di personalità e con il disturbo da dipendenza da sostanze.

Le cause del disturbo di panico:

Non è possibile rintracciare un’unica causa alla base del Disturbo di panico.

Esistono numerosi fattori di rischio:

  • il temperamento caratterizzato da un particolare atteggiamento orientato al pessimismo e ad esperire emozioni negative
  • una particolare sensibilità all’ansia
  • esperienze traumatiche durante l’infanzia (vittime di abusi, vittime di bullismo)
  • eventi molto stressanti e destabilizzanti (lutto, problematiche a livello lavorativo o relazionali, incidenti).

Agorafobia

Non tutti i pazienti che sperimentano attacchi di panico o che hanno un disturbo da attacchi di panico sviluppano agorafobia. Il 95% dei pazienti agorafobici ha un disturbo di attacchi di panico, il restante 5% soffre di attacchi di panico subclinici o paucisintomatici.

L’agorafobia è caratterizzata dall’ansia di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto, in caso di attacco di panico.

L’agorafobico solitamente evita tre topologie di situazioni caratterizzate da:

  • solitudine: lontananza da luoghi e persone familiari
  • costrizione fisica
  • spazi aperti: ad esempio piazze, ponti.

Il paziente di fronte alla possibilità di affrontare la situazione temuta prova ansia anticipatoria e nel momento in cui non riesce ad evitare la situazione temuta, sperimenta un attacco di panico. L’ansia anticipatoria e il panico si riducono grazie alla presenza di una figura familiare.