Quelli che chiamate uomini talvolta sono soltanto bambini alti.

DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO

Cos’è

l Disturbo Oppositivo Provocatorio, insieme al Disturbo della Condotta,  secondo il nuovo  Manuale  Diagnostico e Statistico  dei Disturbi Mentali (DSM-5; APA, 2013), rientra nella categoria dei Disturbi Dirompenti del Controllo degli Impulsi e della condotta. Tali disturbi sono caratterizzati da mancanza di controllo delle emozioni e del comportamento, fino ad arrivare alla violazione dei diritti degli altri e delle norme sociali. Quali sono le cause di questi disturbi? L’ipotesi eziopatogenetica di tipo multifattoriale dei disturbi del comportamento dirompente implica l’interazione  di diversi fattori:

 – Fattori biologici: genere, funzioni neurocognitive, temperamento

 – Qualità dei legami di attaccamento e stile educativo familiare.

 – Variabili ambientali: avversità e/o eventi critici familiari, status socioeconomico, stress sociali.

Il DOP può emergere anche a 7-8 anni d’età, mentre il Disturbo della Condotta si manifesta solitamente verso i 12 anni. Spesso questo disturbo del comportamento si palesa quando il bambino esce dai suoi contesti di vita e comincia a interagire con un mondo adulto esterno al proprio nucleo familiare. Il quadro sintomatologico comporta una compromissione del funzionamento globale (ambiente familiare, scolastico, sociale), una difficoltà di adattamento durante l’infanzia e l’adolescenza ed la comparsa di comportamenti a rischio. Il bambino affetto da disturbo oppositivo provocatorio litiga spesso con adulti e coetanei, si rifiuta di rispettare le richieste e le regole, spesso ride se sgridato, irrita deliberatamente gli altri e li accusa dei proprio errori. Questa modalità di comportamento compromette significativamente il funzionamento sia a casa che a scuola, interferendo negativamente nel rapporto con insegnanti e genitori, nonché nella relazione con i coetanei. A seconda della gravità questo disturbo può colpire uno solo o tutti gli ambiti indicati (APA, 2014).

Come si presenta

I bambini con DOP presentano atteggiamenti caratterizzati da disobbedienza, sfida e ostilità.

I sintomi principali riguardano:

  • un pattern di umore arrabbiato/irritabile
  • un comportamento polemico/provocatorio
  • vendicatività

Tali sintomi devono persistere per almeno 6 mesi nell’interazione con almeno una persona che non siano i fratelli. Per riuscire a differenziare la presenza di una problematica da un comportamento nei limiti della norma, è fondamentale che la frequenza del comportamento sia superiore a quanto ci si aspetti da un bambino della stessa età e grado di sviluppo e che tali comportamenti creino disagi e difficoltà in ambito familiare, scolastico o sociale.

Diagnosi ed intervento terapeutico

Per una corretta diagnosi sono fondamentali i colloqui con i genitori e gli insegnanti che, insieme all’osservazione del bambino, forniscono gli elementi necessari per formulare un quadro dettagliato della situazione.Il trattamento elettivo del disturbo oppositivo provocatorio coinvolge i diversi contesti di vita del bambino. L’intervento sul bambino mira a potenziare le competenze relazionali del bambino, le sue capacità di problem solving e di gestione della rabbia. Nei casi di maggior compromissione può essere valutato il ricorso anche a una terapia farmacologica. Il tipo di trattamento si differenzia in base della fascia di età dei bambini. Per i bambini in età prescolare l’intervento spesso si concentra su una psico-educazione rivolta ai genitori; per l’età scolare invece risulta maggiormente efficace svolgere un intervento di psico-educazione sia con i genitori che con la scuola oltre ad una terapia con il bambino. Mentre, per gli adolescenti, la modalità più efficace di trattamento risulta quella della terapia individuale associata ad un parent training (AACAP, 2009). In tutte  le fascia di età, l’intervento individuale basato sul potenziamento delle competenze di problem solving si è dimostrato ampiamente efficace nel migliorare il comportamento di bambini e adolescenti con diagnosi di disturbo oppositivo provocatorio (AACAP, 2009).