Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE
Cos’è
Il Funzionamento Intellettivo Limite è una sorta di limbo e caratterizza le persone che non hanno un deficit cognitivo ma che hanno un quoziente intellettivo ai limiti della norma. E’ una zona di confine tra normalità e disabilità intellettiva: il limite che definisce il ritardo mentale è un QI di 70 punti e un’intelligenza normale si colloca tra i 90 e 110 punti. Un punteggio che oscilla tra 70 e 85, pertanto, può corrispondere ad un profilo di funzionamento intellettivo limite. Per identificare una situazione di Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) devono essere presenti contemporaneamente due fattori:
- un Quoziente Intellettivo (QI), misurato con test standardizzati, compreso tra 71 e 85 punti (si deve considerare che tutti gli strumenti di valutazione hanno un margine di errore di misurazione);
– difficoltà di adattamento sociale, scolastico o lavorativo.
Gli alunni con FIL, infatti, presentano limiti intellettivi e problemi adattivi che, pur non precludendo un inserimento nella vita normale, potrebbero rendere difficile rispondere alle richieste della scuola e dell’ambiente in cui sono inseriti.
Come si presenta
Il quadro che ci si prospetta quando parliamo di funzionamento cognitivo limite è estremamente eterogeneo. In alcuni casi, ciò che emerge è una ipoevoluzione nell’organizzazione cognitiva, immaturità psicoaffettiva e difficoltà ad acquisire un pensiero flessibile fondamentale per risolvere operazioni mentali complesse, a scuola come nella vita. In altri casi invece, la compromissione maggiore può riguardare l’area del linguaggio, trasversale a tutti gli apprendimenti scolastici, a fronte di buone prestazioni in compiti e attività che richiedono velocità e precisione. Molto spesso i casi di Funzionamento Intellettivo Limite si presentano in concomitanza con altri problemi (disturbi di apprendimento, disturbi del comportamento o della personalità); resta ancora aperto il dibattito se in questi casi talune diagnosi si autoescludano o sia leggitimo il riferimento alla presenza di un doppio disturbo. Alcune manifestazioni tipiche di alunni con Funzionamento Intellettivo Limite riguardano i frequenti insuccessi diffusi su diverse aree disciplinari che possono esplicarsi in lentezza esecutiva e difficoltà nella comprensione del compito,difficoltà nel comprendere i concetti astratti e svolgere esercizi che chiamano in causa competenze logiche, difficoltà nel mettere in atto processi di generalizzazione o trasferimento di apprendimenti da un contesto all’altro (ad esempio individuare le relazioni logiche tra le diverse discipline e/o argomenti), difficoltà nel pianificare e organizzare le proprie attività in tempi adeguati. Oltre alle suddette difficoltà di tipo cognitivo, si possono aggiungere anche bassi livelli di autostima e demotivazione nei confronti delle attività scolastiche nelle quali sperimentano maggiori insuccessi ed un possibile senso di inadeguatezza rispetto agli altri compagni di classe. l Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) non rientra nelle situazioni previste dalla Legge 104 del ’92. Questi bambini non risultano “certificati” e non possono usufruire di un insegnante di sostegno ma hanno diritto a particolari attenzioni secondo la normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES)
Diagnosi ed Intervento
Coerentemente con quanto riportato dal DSM-5 (APA, 2013), la valutazione del QI è necessaria ma non sufficiente per definire una condizione di Funzionamento Intellettivo Limite. Il quoziente intellettivo è un elemento principale ma non unico per un’adeguata valutazione diagnostica: è importante considerare le diverse abilità cognitive ed il funzionamento adattivo. Le difficoltà del soggetto, inoltre, non devono essere causate da situazioni sociali, emotive o ambientali di natura transitoria. Per questi motivi, per diagnosticare casi di Funzionamento Intellettivo Limite è necessario condurre colloqui per valutare il funzionamento adattivo e test strutturati per valutare il QI. Il percorso terapeutico-riabilitativo viene poi predisposto in modo personalizzato per intervenire principalmente su due aspetti: l’individuazione delle difficoltà così da delineare strategie e strumenti per compensare le difficoltà riscontrate e l’individuazione dei punti di forza così da favorire nello studente un processo di acquisizione di consapevolezza e autostima.
